Dare un’opportunità agli studenti di professionalizzare il proprio corso di studi, accorciando le distanze (ma soprattutto i tempi) tra scuola e mondo del lavoro. Questo il senso del convegno “Certificazione competenze aggiuntive” promosso lo scorso aprile dall’ITCG “Achille Mapelli” di Monza in collaborazione con l’Istituto Italiano per il Calcestruzzo.
Al tavolo dei relatori sedevano le professionalità più disparate: al di là del preside dell’istituto, Antonio D’Alterio, erano presenti diversi esponenti del mondo politico (approfondimenti all’interno del box “Il confronto con la politica”, alla pagina successiva), oltre a Carlo Alberto Tregua, direttore del Quotidiano di Sicilia, e numerosi rappresentanti del mondo imprenditoriale, tra cui OMG, Controls, Holcim Calcestruzzi, Holcim Cementi, Cave Rocca.
Numerosi i suggerimenti lanciati nel corso dell’iniziativa per agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro. Innanzitutto la possibilità di alternare la formazione scolastica con periodi di stage presso aziende, che consentono di sperimentare in modo concreto quanto imparato sui libri.
Ma anche arricchire il più possibile il proprio percorso di studio con esperienze all’estero per imparare la lingua inglese (soprattutto durante il periodo estivo), ormai indispensabile per qualsiasi professione.
La formula proposta dai relatori è quella di mixare tra loro le conoscenze acquisite a scuola, le abilità e le capacità personali.
Numerosi anche i consigli pratici su dove e come reperire le informazioni su eventuali stage e su come presentarsi a un colloquio, elargite da rappresentanti di Assolombarda (Associazione delle imprese industriali e del terziario dell’area milanese) e da Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili).
A scuola di futuro
Il corso in “Tecnologo del calcestruzzo” organizzato dall’IIC da anni nell’ambito dei programmi scolastici in diversi istituti tecnici per geometri, è stato concepito proprio per integrare la formazione scolastica con esperienze pratiche di lavoro sul campo.
Il corso consente di dare agli studenti diplomati una certificazione che attesti maggiori competenze, utili per l’inserimento occupazionale nel settore delle costruzioni. Silvio Cocco, fondatore dell’IIC, durante il suo intervento ha ribadito con forza l’importanza per le imprese di poter contare su persone capaci e animate da passione per il proprio lavoro.
“La mia grande preoccupazione come imprenditore è quella di trovare persone capaci di lavorare”, dichiara Cocco. “Oggi non manca il lavoro, manca la gente che lo sa fare. Oggi è fondamentale quindi entrare nel mondo del lavoro con dignità, arrivare all’impresa con capacità di fare.
Chi frequenta il nostro corso per tecnologo, per esempio, ha la possibilità di terminare gli studi non solo con il diploma, ma anche con una certificazione che permette di presentarsi alle imprese dicendo: ‘io so fare’.
Questo è un importante valore aggiunto”.
Lavorare con dignità
Come già premesso, al convegno nella scuola monzese l’Istituto Italiano per il Calcestruzzo ha invitato una buona rappresentanza imprenditoriale, con l’obiettivo di fare conoscere le realtà aziendali italiane agli studenti. “Altro passo importante per entrare nel mondo del lavoro preparati, oltre a coltivare competenze specialistiche, è quello di dedicare parte delle vacanze estive a fare stage presso aziende del settore, proprio per toccare con mano e vedere con i propri occhi la realtà lavorativa”, continua Cocco.
“Tra l’altro ricordo che per quanto riguarda le attività svolte nelle centrali di betonaggio, l’IIC ha creato un simulatore per mostrare sul monitor del computer tutte le operazioni che vengono svolte per produrre il calcestruzzo.
Un’ultima opportunità: il nostro istituto ha sottoscritto l’anno scorso un accordo di partenariato con alcune università straniere. La prima con cui è stato stilato un protocollo di scambio di studenti è quella di Algeri.
Infine ricordo che i laboratori dell’IIC sono sempre aperti a tutti gli studenti che vogliano prendere dimestichezza con la produzione del calcestruzzo di qualità”.
IL CONFRONTO CON LA POLITICA
Nel corso del convegno sono intervenute anche diversi rappresentanti del mondo politico: Valentina Aprea, assessore all’Istruzione, Formazione e Cultura della Regione Lombardia, Alessia Mosca, membro della Camera dei deputati XVI Legislatura, Pierfranco Maffè, assessore all’Istruzione, Parchi, Famiglia e Politiche sociali del Comune di Monza.
Valentina Aprea ha ribadito l’importanza di formare i giovani in modo più completo, soprattutto sul versante delle competenze. “La sfida odierna per gli studenti è quella di diventare lavoratori pronti a essere chiamati dal mondo del lavoro nazionale ed europeo, magari anche globale”, afferma Aprea. “È fondamentale quindi una nuova alleanza col mondo delle imprese. Come? Aderendo a momenti di alternanza scuola/lavoro, mettendo in pratica ciò che avete imparato”.
Alessia Mosca, invece, ha messo l’accento su quanto sia fondamentale seguire le proprie passioni e impegnarsi al massimo per coltivarle. “Oggi il modello di carriera è profondamente cambiato rispetto al passato: ci sono sempre più opportunità per modificare le proprie prospettive di vita ed è sempre più possibile costruire il proprio futuro intorno alle proprie passioni, anche se in giovane età non sembrano particolarmente attinenti al proprio percorso di studi. In questo modo garantirete non il vostro posto di lavoro, ma la possibilità di lavorare sempre. È chiaro che alcune competenze, in primis l’inglese, siano richieste come assodate; ma ricordo che ci sono modi e occasioni creative di imparare l’inglese, messi a disposizione dall’Unione Europea. Basta avere la volontà di informarsi e di cercarle. Bisogna poi entrare nell’ottica della formazione permanente, anche dopo la scuola, durante la vita professionale, come costante miglioramento personale”.
La parola alle imprese
L’OMG (Officine Meccaniche Galletti) è un vanto per l’economia italiana, le sue macchine sono vendute in tutto il mondo. “Il diploma è fondamentale per svolgere un’attività tecnica”, spiega il titolare Paolo Galletti (nella foto). “Le aziende hanno bisogno di personale qualificato, c’è tanta genericità e c’è poca specializzazione. Le imprese vogliono investire nel personale però la fidelizzazione tra il dipendente e l’impresa deve essere reciproca: nessuno semina per non raccogliere niente alla fine della stagione, si sta parlando di tempo indeterminato per i dipendenti ma non si parla dell’attaccamento del dipendente all’azienda che lo forma. Di questo non si fa mai alcun accenno”.
Costruzioni | Maggio 2012