QUALITÀ A TUTTO CAMPO
INTERVISTA CON IL GEOM. GIAMPAOLO BAGNASCO
D. Colpisce per le dimensioni e la cura, anche estetica, della costruzione l’ultimo nuovissimo impianto dell’Impresa Bagnasco. Qual è la filosofia aziendale che ha portato a questa scelta?
R. In un parola: Qualità. Una visione orientata sulla piena soddisfazione del cliente e sulla qualità totale dei prodotti e dei servizi offerti insieme alla scelta di offrire ai nostri clienti sempre il meglio delle tecnologie e dei mezzi disponibili sul mercato: è questo che guida da sempre le nostre scelte (l’azienda è sul mercato dal 1947, anno di apertura della cava di estrazione e dell’impresa di costruzioni). Siamo stati i primi in provincia di Savona ad avviare la produzione di calcestruzzo per conto terzi, aprendo i nostri primi impianti nel 1971. Da allora abbiamo costantemente aggiornato il parco mezzi e tutte le nostre tecnologie con il meglio che il mercato poteva offrire. Dal 2000, con una forte politica di acquisizione di piccole realtà nel savonese e basso Piemonte, abbiamo costruito una rete produttiva che ha portato le produzione dai 70.000 m³/anno del 2000 ai circa 250.000 m³ del 2009. Di pari passo abbiamo intrapreso la strada della qualità e delle certificazioni aziendali, ambientali e di prodotto, sempre con grande anticipo rispetto alla realtà italiana e agli obblighi di legge (la nostra certificazione CE con livello 2+ per gli aggregati è fra le prime rilasciate in Italia). E così oggi, apparentemente in controtendenza rispetto agli anni di crisi, abbiamo investito; abbiamo scelto ancora la strategia vincente della qualità per essere concorrenziali sul mercato. Il nuovo impianto è entrato in funzione a Carcare (SV) il 1° luglio scorso.
D. Cosa potete offrire in più alla Vostra clientela grazie al nuovo impianto?
R. Un prodotto altamente performante monitorato dalla produzione dell’aggregato fino alla posa in opera in cantiere. Tutto sotto rigoroso controllo. La particolarità del nuovo impianto è di essere completamente alloggiato all’interno di un capannone riscaldato e sigillato, dotato di aspiratori, costruito con un certo gusto estetico e funzionale. Anche lo stoccaggio inerti è al coperto. Questa scelta è indispensabile per la qualità del prodotto che così non risente di differenze di temperatura e umidità dovute all’instabilità atmosferica e agli inverni rigidi della Valle Bormida. Il nostro impianto garantisce un prodotto di qualità e con caratteristiche di ripetitività e costanza della qualità nel tempo (lo scarto quadratico del prodotto finito è tendente a zero per tutti gli impianti).
D. La qualità è dunque alla base del Vostro rapporto con il mercato. Quali sono le scelte che la sostengono? Quali i costi?
R. La qualità si basa sul controllo dell’intero processo, dalla cava in proprio degli aggregati, alla posa in opera. Lavoriamo esclusivamente con mezzi e personale interno (compreso il trasporto degli aggregati) in costante aggiornamento e formazione.
Le cave e gli impianti sono tutti certificati, i processi produttivi sono tutti monitorati e abbiamo uniformato tutti i processi negli otti impianti; adottiamo per tutti il medesimo sistema gestionale per garantire costanza e uniformità nel tempo dei prodotti.
La nostra dimensione aziendale oggi ci consente di investire molte risorse sulla qualità, anche con costi diretti che sono per esempio un tecnico esterno dell’Istituto Italiano per il Calcestruzzo che segue costantemente la produzione di tutti gli impianti eseguendo prelievi, analisi e controlli ad uso interno per il monitoraggio della qualità. Inoltre vi è un responsabile interno al quale fanno riferimento i clienti per la qualità dei prodotti e il mix design di calcestruzzi anche speciali; abbiamo una persona dedicata esclusivamente alla sicurezza e ai piani operativi per il pompaggio e infine abbiamo un geometra responsabile d’impianto per ogni punto di carico. Nel nuovo impianto per esempio ve ne sono due, uno per ciascun punto di carico.
Tutto questo è oggi molto apprezzato dalla nostra clientela. Sperimentiamo costantemente con interesse nuove tecnologie. Per esempio oggi stiamo tastando a bordo di alcune betoniere un nuovo sistema brevettato per la lettura automatica dello slump del prodotto a bordo delle betoniere.
D. Qual è la situazione del mercato del calcestruzzo in questo momento?
R. Nelle zone nelle quali operiamo il mercato oggi non è molto effervescente, sia per l’assenza di opere pubbliche sia per la stasi del mercato privato delle seconde case che in Liguria è stato in passato vivace. Penso che delle prospettive in futuro ci saranno, ma purtroppo non è possibile fare una stima sui tempi necessari.
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Breve descrizione tecnica dell’impianto e della gestione della produzione
Il nuovo impianto di Carcare è della Ocmer di Campo galliano; è a 5 scomparti, (5 tramogge aggregati), più 2 tramogge per l’alleggerito (pomice, argilla espansa). La capacità di insilaggio è 6 silos da 80 ton cad.
L’impianto ha 2 punti di carico da 120 m3/ora ciascuno. La struttura è interamente alloggiata all’interno di un capannone riscaldato e dotato di aspiratori. Vi sono misuratori di umidità su tutti gli aggregati. La nuova palazzina uffici è in posizione panoramica per il controllo del piazzale e delle movimentazioni. Il processo è completamente regolato da PLC e la gestione punta molto sul dialogo continuo e costante fra tutti gli impianti, in tempo reale grazie alla tecnologia wireless, fra tutti gli operatori sui mezzi e gli impianti.
Costruzioni | Ottobre 2010