Il recente acuirsi dei problemi legati alla situazione congiunturale internazionale e al meccanismo di cessione del credito in Italia, hanno creato una voragine nel mercato dell’edilizia, bloccando molti cantieri che rischiano di rimanere incompiuti e hanno messo in difficoltà un numero sostanzioso dei soggetti attivi in ambito costruzioni.
Davanti a un futuro incerto e in considerazione delle criticità a esso collegate, le aziende che operano in questo segmento del mercato propongono un ventaglio di soluzioni eterogenee, più o meno coraggiose, in difesa delle proprie quote e della propria sostenibilità.
In risposta a tutto questo, Tekna Chem Group fa entrare in funzione il secondo mega reattore, assicurando un’ulteriore produzione di circa 30.000 litri al giorno di materia prima per far fronte alle esigenze delle nuove compagini aziendali internazionali.
Tekna Chem Group, nel 2023, ha tracciato nuove traiettorie, fondando due nuove aziende: in Croazia, nata al fine di seguire i mercati dell’EST Europa e in Arabia Saudita per sviluppare il mercato del Golfo Persico.
La società ha effettuato degli investimenti molto importanti per poter disporre direttamente della materia prima, fatta in casa e seguita dall’equipe dell’IIC (Istituto Italiano per il Calcestruzzo).
Le attività in questa direzione sono molteplici da parte dell’Istituto e constano anche di una solida progettazione e formulazione al fine anche di adattare le esigenze del mercato dei nuovi cementi che sempre più hanno bisogno di un supporto operativo.
La strategia industriale in atto consentirà a Tekna Chem Group di affrontare il segmento di mercato a cui appartiene con una rinnovata disponibilità ed una qualità superiore, seguita direttamente ed evitando quindi approvvigionamenti approntati in paesi esteri.
UNA PRODUZIONE TUTTA BRIANZOLA, 100% MADE IN ITALY.
Il secondo mega reattore incrementerà la linea di produzione del Polo produttivo di Renate (MB) dove si trova sede italiana di Tekna Chem Group. Questo è solo uno dei cardini su cui si fa forza l’attività e la crescita dell’azienda.
Il 2023 è iniziato con una grande spinta in accelerazione per l’attività di formazione che contraddistingue la visione di Tekna Chem Group con l’impegno dell’Accademia Italiana per il Calcestruzzo e sono in atto diversi momenti formativi, corsi di specializzazione, tra cui il corso per tecnologo del calcestruzzo. Diceva Steve Jobs che chi investe in un momento di crisi è un po’ come se si mettesse le ali quando gli altri precipitano al suolo. Il team di Tekna Chem risponde alla flessione del mercato investendo, come sempre ha fatto. Tutti i nostri investimenti sono stati promossi nei momenti più critici.
Continua la politica di Tekna Chem di essere presente in prima linea ed effettuare i propri investimenti e le proprie ricerche nei momenti in cui il mercato soffre.
Da questa attitudine aziendale nascono le importanti idee differenzianti che contraddistinguono Tekna Chem Group, come il microcalcestruzzo Aeternum HTE, che ha ottenuto la certificazione ministeriale CVT attestante l’unicità delle proprie performance e ne certifica una classe di tenacità 14 D incrudente.
A supporto delle attività di progettazione in ambito antisismico e di rinforzo strutturale, la società propone, con un download gratuito, il software Tekna Struct che permette il dimensionamento di questo microcalcestruzzo su elementi esistenti in c.a., consentendo in particolare di progettare il rinforzo a pressoflessione e taglio su pilastri, a flessione e a taglio su travi mediante la tecnica dell’incamiciatura (jacketing) nonché interventi di rinforzo estradossali sulle travi stesse.
La propensione agli investimenti in ricerca e sviluppo ha portato Tekna Chem a realizzare uno speciale intonaco premiscelato antifuoco studiato appositamente per resistere alle alte temperature. Garantisce l’efficacia e la continuità della massima protezione dal fuoco come richiesto in caso d’incendio. Impiegato per il trattamento antincendio dei rivestimenti delle gallerie. AETERNUM FIRE è certificato alla resistenza al fuoco secondo la normativa UNI 11076, classificazione T1 e T2, la più alta esistente. La prova di resistenza al fuoco la espone a 1500 gradi diretti senza nessuna alterazione a fine prova, trasmettendo all’estradosso della galleria una temperatura che non supera gli 80 gradi, mantenendo i ferri di armatura in assoluta sicurezza.
La scintilla che accende l’entusiasmo in ricerca e sviluppo, grazie al lavoro incessante dei laboratori di Renate, di Battipaglia e degli altri 6 laboratori mobili, produce senza tregua nuovi prodotti di eccellenza e nuove opportunità volte ad un unico obiettivo: la durabilità delle opere.
Silvio Cocco
Il Giornale dell’Ingegnere | Febbraio 2023