Cultura professionale, cultura professionale, cultura professionale. Perché è la base di tutto, in ogni settore e specialmente in ambito tecnico, perché se si studia bene alla fine si progetterà bene e si realizzeranno opere sicure e durevoli. Quelle, per esempio, previste dal nuovo PNRR e a cui tutti gli stakeholder stanno lavorando, facendo balzare alle stelle, peraltro, proprio la domanda di specialisti della tecnica e delle tecnologie costruttive. Un concetto semplice? Forse no, perché nel nostro Paese ancora tutti non l’hanno pienamente compreso. Chi l’ha fatto egregiamente, invece, è la Fondazione Istituto Italiano per il Calcestruzzo di Renate Brianza, presieduta da Silvio Cocco, che dal 2020 ha dato vita a una vera e propria academy per lo studio e l’applicazione di questo materiale cruciale: l’Accademia del Calcestruzzo. Ora, dopo la pausa estiva, l’Accademia ha riproposto i suoi corsi, a partire da quello fondamentale dal titolo che già spiega (quasi) tutto: “Tecnologo del calcestruzzo”. Le lezioni sono iniziate il 5 ottobre e termineranno il 23 novembre, 3 ore al giorno il martedì e il giovedì, in modalità web attraverso la piattaforma dell’organizzazione. Previsti un test iniziale e un test finale. Per tenere sotto controllo le prossime iniziative di formazione (ce ne saranno) i contatti utili sono: www.istic.it/corsi – fondazione@istic.it – Tel. +39 0362 918516. Chiosa non marginale: essendo l’Accademia provider accreditato, il corso è valido per il conseguimento di 45 crediti formativi professionali per gli iscritti all’Albo degli Ingegneri.
Uno sguardo sulle materie
Tutto quello che avreste voluto sapere sul calcestruzzo e nessuno ha mai osato dirvi. Proprio nessuno? Niente affatto. C’è un team di specialisti a Renate Brianza, che da molti anni ha fatto di questa attività di educazione (tecnica, ma anche civica, ci permettiamo di dirlo) una vera e propria vocazione. Con Silvio Cocco, presidente IIC, e con la vicepresidente Valeria Campioni, i docenti dell’Accademia insegneranno ogni risvolto della materia calcestruzzo, in modo approfondito, documentato e interattivo. Si parte, naturalmente, dagli aggregati, tra produzione, caratterizzazione, natura geologica e qualità. E dalle loro proprietà secondo la marcatura CE-EN 12620. Quindi, si passerà all’analisi per determinare la qualificazione degli aggregati e a una serie di prove in laboratorio virtuale. Quindi, si entrerà nel vivo del ciclo produttivo, partendo dai cementi. Alcuni approfondimenti: EN 196-1, metodi per le analisi chimiche dei cementi; EN 197-1, composizione, caratteristiche e criteri di conformità dei cementi (anche in questo caso sono previste prove in laboratorio virtuale). Ultimo ma non ultimo, come si suol dire, il calcestruzzo, tra produzione, caratterizzazione, e qualità, a partire dalla cornice normativa delle EN 206 ed EN 11104, nonché del Decreto Ministeriale (NTC) e delle relative linee guida. Di seguito, gli aspetti trattati dal corso saranno: presidio del getto produzione, trasporto e messa in opera; qualifiche e test di caratterizzazione nel laboratorio virtuale; indagini sul calcestruzzo, prove distruttive e non distruttive; gli additivi per calcestruzzo; la progettazione del calcestruzzo, quindi il giusto calcestruzzo per ogni specifica destinazione.
Educazione tecnica ma anche civica
“L’Accademia – ha dichiarato Silvio Cocco – è il frutto maturo di 20 anni dedicati alla formazione di base erogata dall’Istituto Italiano per il Calcestruzzo presso i vari istituti per geometri in Lombardia, Istituti che hanno con noi condiviso la necessità di far accedere gli studenti – attraverso il nostro percorso formativo sul calcestruzzo – al mondo del lavoro, non più un mero nozionismo scolastico, ma un vero e proprio contatto con la realtà del cantiere. Le vicissitudini del settore, a partire dal ponte diventato Morandi, ci hanno convinto che, senza lasciare la scuola, vi era la necessità di ampliare ed estendere i corsi, per portarli fino all’Università e interessare anche il mondo stesso del lavoro. Troppe posizioni lavorative sono vuote, oppure occupate abusivamente da chi non ha alcun titolo per farlo. La produzione del calcestruzzo è un’attività troppo lunga e tortuosa e in questo difficile percorso oggi, spesso, prosperano l’incompetenza, l’ingordigia, il facile guadagno. L’Accademia del Calcestruzzo è nata e cresciuta proprio per cercare di porre un argine a questo stato di cose; non è solo una lotta alla ‘non conoscenza’, ma e anche una ‘guerra’ a chi questo stato di cose lo vuole, perché in esso riesce a navigare meglio”.
L’Accademia non vuole solo creare un Tecnologo del calcestruzzo professionale, ma su questa professionalità costruire figure tecniche che mancano al nostro voler ben costruire, come per esempio:
- Tecnico certificatore specializzato in certificazione di cementerie, cave di estrazione aggregati, centrali di betonaggio, prefabbricatori;
- Tecnico per la gestione totale degli impianti di betonaggio;
- Tecnico responsabile della qualità per cave di estrazione aggregati, centrali di betonaggio, imprese di costruzione, prefabbricatori;
- Tecnico commerciale specializzato per la vendita di calcestruzzo alle imprese di costruzione e promozione dei calcestruzzi presso gli studi di progettazione e direzione lavori.
A cura di leStrade
in collaborazione con Istituto Italiano per il Calcestruzzo Fondazione per la Ricerca e gli Studi sul Calcestruzzo