Penso sia giunto il momento di fare il punto, e per fare il punto ho voluto fortemente dare a questa nostra Concretezza 2024 un nuovo format; anzi credo che stiamo utilizzando lo stesso format di Concretezza 2019 leggermente modificato nel-la composizione degli argomenti, ma fortemente nella struttura dei partecipanti: l’ultima edizione ha registrato la mancanza ai tavoli di una forza di comunicazione importante, ma soprattutto la mancanza di un tavolo di quelli che abbiamo voluto nominare i “Decisori”.
È estremamente importante la presenza e quindi l’ascolto diretto e la partecipazione attiva a quel-le che saranno le tematiche che affronteremo in questa nostra edizione di Concretezza.
Non vogliamo ovviamente porre sui tavoli di discussione nessuna accusa, ma intendiamo solo capire il perché; capire le motivazioni, se mai ce ne fossero, della situazione che stiamo vivendo: sono cosciente che il mio o, meglio, il nostro desiderio può sembrare un’utopia, ma restare inermi e subire questo stato di cose ci sembrava troppo. Non è certamente quello che desideriamo. Tuttavia, se anche questo tentativo andasse a vuoto, non finirò i miei giorni con l’angoscia di non aver fatto nulla, L’inerzia è sempre stata la mia tortura.
Abbiamo quindi approntato un “libretto dei perché” e cercheremo insieme di dare una risposta plausibile, cercheremo di darci una ragione e magari attraverso i “Decisori” cercheremo insieme le soluzioni.
I tavoli di discussione rappresentano l’intera catena del nostro mondo: dalla scuola per arrivare alle sta-zioni appaltanti e ai “Decisori”. Questa edizione potrà, forse, ridurre drasticamente i “se lo avessi saputo prima” o i “non eravamo a conoscenza” e anche i “potevate dircelo”.
Certo è inconfutabile il fatto che il mondo delle costruzioni sta attraversando innumerevoli criticità. E sono proprio queste criticità che ne complicano la sua sana crescita. Tanta, troppa con-fusione, le colpe sono sempre di qualcun altro, e possibilmente di chi in quel momento non c’è. E proprio questo è il punto: Concretezza ha voluto fortemente un format particolare che prevede la presenza di tutti i tavoli che compongono l’intera catena del costruire. In tal modo, avremo un confronto diretto fra tutti gli interessati. Costruire bene si può. Perché non farlo?