Non bastano nozioni e voti: il presupposto per la riuscita professionale è fatto di curiosità e passione, estro e fantasia, ma anche teoria e pratica. Nel segno di questa consapevolezza si muove, ormai da quattro anni, l’I.I.C., l’Istituto Italiano per il Calcestruzzo, in un intreccio proficuo tra mondo del lavoro e istituzione scolastica. Due gli istituti scolastici coinvolti e differenti le realtà aziendali che concorrono a determinare quella che dovrebbe essere la condizione necessaria per lo sviluppo, anche in Italia, di una pratica che non veda contrasti accessi tra le nozioni e “il saper fare”. COSTRUZIONI ha seguito la giornata conclusiva dell’iniziativa: sono state organizzate, a tale proposito, le visite all’officina di macinazione della Betoncem, a Cairo Montenotte, e a una cava e a un impianto di betonaggio del Gruppo Bagnasco.
Presenti anche una rappresentanza dell’UCoMESA e dell’OMG (Officine Meccaniche Galletti).
DIALOGO CON LA SCUOLA
Le considerazioni del dott. Silvio Cocco, Presidente dell’I.I.C., riconoscono e raccontano il criterio ordinatore cui va riportata l’iniziativa e ci conducono direttamente in medias res: “l’iniziativa è la degna coronazione di una settimana di corso che l’Istituto Italiano per il Calcestruzzo organizza, con cadenza annuale e ormai da quattro anni, presso le sedi di due Istituti Scolastici per geometri con sede in Lombardia, il Primo Levi, che ha sede a Seregno (Mi), e il Vanoni, con sede a Vimercate (Mi). L’I.C.C. ha cercato e creato un dialogo con la scuola, per dire: creiamo un collegamento tra il nozionismo e la pratica”.
AL QUARTO ANNO
Quest’esperienza di successo pensata e voluta dall’I.I.C. è al quarto anno di vita. Il primo anno la visita conclusiva del corso è svolta presso alcune centrali di betonaggio della Calcestruzzi. Il secondo anno presso la Holcim Italia, mentre l’anno scorso si è scelto un cantiere dell’Alta Velocità. Le visite sono finalizzate a presentare agli studenti delle realtà con cui si dovranno confrontare.
I PROTAGONISTI
Mauro Mana, titolare della Betoncem: “Betoncem nasce come importatore di cemento in Italia e si sviluppa come officina di macinazione, vale a dire come una struttura produttiva più snella e con un impatto ambientale limitato. Betoncem, inserita in una realtà di produzione di calcestruzzo con 30 impianti (distribuiti fra le province di Torino, Cuneo, Genova, Savona e Milano), è un completamento di un’intera organizzazione aziendale, nel senso che adesso l’intero gruppo produce sia il cemento sia gli aggregati per il calcestruzzo.
Le cave sono principalmente localizzate nelle province di Cuneo e di Torino. Il comparto calcestruzzo, che è quello trainante, produce 1milione e 200mila metri cubi di calcestruzzo l’anno”.
Negli anni ottanta i fratelli Bagnasco, Giampaolo e Alfio, seguendo le orme paterne, fondano una ditta di estrazione materiali inerti, da cui il nome E.M.I. La E.M.I., radicata da venti anni nella realtà savonese, opera indistintamente nel settore degli appalti pubblici e privati, gestendo con serietà e professionalità le commesse aggiudicate.
Assicura inoltre un’ottima qualità del prodotto, soddisfacendo a pieno la propria clientela.
Dal 1947 la famiglia Galletti lavora e investe nei settori della meccanica e del calcestruzzo.
Il nuovo prodotto, conosciuto come Planetario Galletti, è divenuto in poco tempo il punto di riferimento mondiale per gli operatori del settore del calcestruzzo. Oggi la gamma dell’offerta si completa con nuovi mescolatori con capacità rese sempre più grandi e tipologie diverse utilizzabili anche nella produzione di calcestruzzo per manufatti speciali e per impasti, con impiego di coloranti e additivi particolari.
Costruzioni | Maggio 2008