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In azienda per apprendere… a scuola per lavorare

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In azienda per apprendere… a scuola per lavorare

L’IIC è tra i soci della Fondazione Green, una nuova scommessa per la formazione tecnica. Fosse che fosse la volta buona…

Chi legge questa testata, ben conosce l’impegno dell’IIC, sin dalla sua formazione, nel promuovere l’incontro (di più, il raccordo forte e tangibile) tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro.

Un impegno che da concettuale-tecnico si è fatto man mano sempre più concreto, arche grazie all’incontro tra il presidente dell’Istituto, Silvio Cocco, ed Enrico Danili, Dirigente Scolastico dell’IIS Virgilio Floriani di Vimercate (MI) e dell’ITCG Achille Mapelli di Monza.

Dalla loro collaborazione sono nati numerosi progetti: dall’idea di costituire all’interno di Villa Greppi a Monticello Brianza (LC) un centro di formazione tecnica in materia di edilizia sostenibile (progetto purtroppo mai realizzato per questioni di carattere politico) alla realizzazione dei corsi per tecnologo del calcestruzzo in cari istituti tecnici per geometri.

Fil rouge di tale progettualità, la volontà di professionalizzare il corso di studi accorciando le distanze ed i tempi tra scuola e mondo del lavoro. Ricordiamo, a tal proposito, che nel 2011 Cocco e Danili hanno preso parte alla visita al Parlamento Europeo con una delegazione della Regione Lombardia, proprio per confrontarsi con le autorità e gli esperti del settore della formazione, anche al di fuori dei confini nazionali.

La partnership ha portato inoltre all’organizzazione del convegno dal titolo “Certificazione competenze aggiuntive” (primavera 2012, ITCG Mapelli), a cui hanno partecipato, oltre a rappresentanti del mondo imprenditoriale, anche esponenti del mondo politico, tra cui Valentina Aprea, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, e Alessia Mosca, membro della Camera dei Deputati XVI Legislatura.

 

Continuità progettuale

La necessità di entrare nel mondo del lavoro con dignità, di arrivare all’impresa con capacità di fare, espressa da Silvio Cocco durante il convegno menzionato, qualche mese fa è stata fatta sua da Valentina Aprea.

Come? Promuovendo la costituzione della FondazioneGreen. “Energia Ambiente ed Edilizia Sostenibile”, una scuola di alta specializzazione tecnologica in grado di attuare ITS (Istituti Tecnici Superiori). Di questa nuova realtà fa parte come socio fondatore anche l’IIC.

Precisiamo che è stato costituito anche il PTP (Polo Tecnico Professionale) con i medesimi soci fondatori più altri soggetti.

 

Fiducia e speranza

Il PTP e l’ITS rappresentano quindi il punto di arrivo di un percorso formativo prefigurato dall’IIC già negli anni precedenti: corsi che daranno la possibilità ai giovani di qualificarsi con le competenze necessarie nelle diverse realtà del lavoro: corsi che interesseranno le realtà produttive che hanno la necessità di freschezza professionale. “Ora che la fondazione è stata costituita, entrano in gioco la speranze e la fiducia”, commenta Enrico Danili. “La speranza che ci possa essere un incontro tra le richieste e le aspettative del mondo della realizzazione (rappresentato dal lavoro) e le risposte dell’apprendimento formale (rappresentato dalla scuola).
La fiducia sta nel rapporto tra i soci che hanno dato vita alla fondazione.
Le reti, infatti, sono tanto preziose quanto fragili perché c’è sempre il rischio che le relazioni diventino interessanti e le speranze si irrigidiscano, sfocino nella burocrazia e si trasformino in un sistema che non produce ma che si chiude, si auto preclude la possibilità di espandersi.

Quindi i 32 soci dell’ITS riusciranno a stare insieme in modo che nessuno prevalga sull’altro con i suoi giochi? Riusciremo come partner a stare uniti senza scivolare in situazioni in cui la gerarchizzazione prevalga sulla condivisione e la responsabilità non si faccia mettere sotto da una sorta di supremazia di chi fa rispetto a chi avrebbe dovuto fare insieme?

Sono queste le domande su cui ci si è interrogati nella fase di scelta delle strutture interne alla FondazioneGreen”.

In azienda per apprendere a scuola per lavorare

 

Non è un paese per vecchi

Aggiunge Silvio Cocco: “Per esempio, nel consiglio d’indirizzo s’intravede già un eccesso di presenze (22 realtà su 32 soci) che esprimono difficoltà di essere al servizio con la propria individualità. Ci si augura non siano solo individualità che si fanno vedere senza poi essere concretamente presenti.
Mi piacerebbe rimarcare inoltre lo sbilanciamento nella fondazione tra gli enti, le associazioni, la scuola e le aziende: l’intento è di portare il mondo del lavoro nella scuola e dall’elenco dei soci è semplice constatare che il mondo del lavoro è ben poco rappresentato.

La FondazioneGreen potrebbe cambiare lo stato delle cose, potrebbe diventare davvero un esempio positivo e concreto di una buona pratica formativa.

Potrebbe essere una buona occasione per l’Italia per non diventare un paese per vecchi. Ma non vecchi d’età, vecchi di testa, chiusi, incapaci di assorbire il nuovo del terreno sociale e professionale. In questo caso, però, che si raccolga dagli alberi antichi una sapienza mai finita”.

 

Costruzioni | Marzo 2014

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